EPILESSIA E NORMALITÀ

Ogni anno vorrei scrivere un post sull’epilessia ma sono così sbadato che dimentico sempre la data della giornata internazionale (10 febbraio). Ma è anche vero che è sbagliato far dipendere il proprio pensiero e la propria memoria da una X sul calendario e, se solo oggi mi è venuto in mente forse significa che è oggi la mia giornata nazionale.

DI CHE SI TRATTA

L’epilessia – in realtà potremmo parlare di “epilessie” visto che ce ne sono moltissime tutte diverse tra loro – diventa spesso una malattia sociale perché chi ne soffre ha paura che si sappia e chi non la conosce talvolta può trovarsi a disagio a frequentare con persone epilettiche.

Queste dinamiche creano depressione e isolamento sociale a chi ne soffre e viene così nascosta agli amici. Nonostante ben un italiano su 100 ne soffra e si stimi che ognuno di noi abbia almeno un episodio epilettico nell’arco della propria vita, viene considerata una malattia rara!

Gli antichi pensavano che chi aveva le convulsioni comunicasse con gli dei. Soffrivano di epilessia diversi uomini importanti della storia. Alla fine del post trovate un breve elenco di personaggi a cui fu diagnosticata o che, presumibilmente ne soffrivano. Nel Medioevo venivano arsi vivi perché erano considerati posseduti. Fino ai primi del ‘900 venivano rinchiusi perché considerati matti e trattati con l’elettroshock.

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PERCHÉ PARLARNE

Chi soffre di epilessia ha, a mio parere, il diritto ed il dovere verso se stesso di non nasconderlo. Per due motivi:

1) Se chi ti circonda è informato della tua situazione saprà comportarsi in caso in cui ti venisse un episodio mentre sei in sua presenza.

2) Se chi ti circonda sa che cosa sia l’epilessia non ne ha paura e tu non dovrai temere di sentirti emarginato qualora lo scoprissero. Se invece capita che qualcuno ti escluda per questo motivo, il problema non è la tua epilessia ma la sua compagnia!

Purtroppo non tutto il territorio nazionale ha una sanità pubblica minimamente capace di trattare le epilessie e quindi spesso bisogna rivolgersi a strutture extraterritoriali. Io ne sono la prova vivente, visto che ho ripreso a vivere NORMALMENTE e senza episodi di alcun genere abbandonando la sanità sassarese per quella milanese.

So comunque che in questi anni c’è stato un importante ricambio generazionale, quindi credo che la nuova guardia della neurologia sassarese sia un po’ più fresca e aggiornata seppur sempre carente di importanti attrezzature.

Quindi caro epilettico, evita inutili e logoranti “viaggi della speranza” ma non fermarti alla prima diagnosi. Se c’è un modo per cercare di stare bene prova, sempre! Purtroppo non sempre è possibile, ma questo non significa che proprio per te sia così.

PERSONAGGI FAMOSI

A questo link troverete un elenco di personalità importanti che hanno sofferto o soffrono di epilessia. Basta cliccare QUI

Giovanni Brianda

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