TERRY JONES – il senso goliardico della vita

Il 21 gennaio scorso è stato il primo anniversario della scomparsa dell’attore, regista e scrittore Terry Jones (al secolo Terence
Graham Parry Jones), tra i membri fondatori dei Monty Python, di
cui aveva diretto tre film: Monty Python e il Sacro Graal (insieme a Terry Gilliam, 1974), Brian di Nazareth (1979) e Monty Python – Il senso della
vita (1983).

Jones – che aveva 77 anni – dal 2016 era affetto da una forma di demenza che, ironia della sorte, lo aveva privato della facoltà del linguaggio.

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Il ricordo

«Il suo lavoro con i Monty Python, i suoi libri, le sue trasmissioni televisive e le sue poesie vivranno per sempre»: così scriveva un anno fa la famiglia dell’attore, cui faceva eco il saluto affettuoso di Terry Gilliam: «Era un ragazzaccio e ci mancherà. Terry era una persona totalmente consumata dalla vita…un essere umano brillante, si metteva costantemente in discussione, iconoclasta, rettamente polemico e arrabbiato ma oltraggiosamente divertente, generoso e gentile…e molto spesso una spina nel fianco. Non avrei potuto sperare in un amico migliore. Arrivederci, Tel».

Michael Palin, invece, amico e collega nel gruppo dei Monty Python, lo ricordava così: «Era gentile, generoso, solidale e appassionato della vita. Era molto più di uno dei più divertenti interpreti e scrittori della sua generazione, era il comico completo del Rinascimento, scrittore, regista, presentatore, storico, geniale autore per bambini – e la compagnia più calorosa e meravigliosa che si possa desiderare di avere».

Terry Jones nasce a Colwyn Bay, località balneare del Galles, nel 1942. Il padre, Alick, si trovava dislocato, all’epoca, in Scozia, nella Royal Air Force. A cinque anni il piccolo Terry va a vivere con la famiglia a Claygate, nel Surrey, periferia di Londra.

Alla radio il suo programma comico preferito è The Goon Show, che ha tra i protagonisti Peter Sellers, per cui nutre una sconfinata ammirazione: decide, così, di diventare attore, ma intanto frequenta la Royal Grammar
School di Guildford.

«A scuola – ricordava – il preside cercava di dissuadermi dal lavorare nel cinema dicendomi che tutti gli attori erano omosessuali e indossavano scarpe di camoscio verde».

In seguito, viene accettato a Oxford, anche se per un attimo medita di proseguire gli studi a Cambridge, che preferisce per quanto riguarda il programma di poesia. Per fortuna, desiste dal progetto e di lì a poco, frequentando la compagnia teatrale del college, conosce Michael Palin: «Se avessi cambiato non avrei incontrato Mike e la mia vita sarebbe stata diversa».

Jones e Palin lavorano allo spettacolo sulla pena di morte Hang Down Your Head and Die, che riscuote – nel 1963 – un enorme successo tanto che la coppia viene notata dal giornalista della Bbc David Frost (il celeberrimo intervistatore di Richard Nixon) e ingaggiata per scrivere i testi della trasmissione The Frost Report.

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Terry Jones e i Monty Python

È negli studi della Bbc che avviene l’incontro con John Cleese, Graham Chapman (venuto a mancare nel 1989) e Eric Idle, i componenti (insieme a Terry Gilliam) del futuro gruppo dei Monty Python, che nasce ufficialmente nel 1969 con la produzione dello show televisivo Monty Python’s Flying Circus, trasmesso dalla BBC sino al 1974.

«Tornato a casa – raccontava Jones – ho detto a mio fratello che avevo trovato il titolo dello show. ‘Lo chiameremo il Circo volante di Monty Python’, ho urlato. Ma lui mi disse che con quel nome, lo show sarebbe durato ben poco».

E invece, imprevedibilmente, lo show, colto ma politicamente scorretto, graffiante e irriverente come l’umorismo del gruppo che lo anima, riscuote uno strepitoso successo.

«Il nostro obiettivo era quello di essere imprevedibili e di non ripeterci mai», ha spiegato Terry Gilliam. «Non volevamo essere inquadrabili in nessun genere».

Nel 1971 esce nelle sale And Now for Something Completely Different, la versione filmica del Monty Python’s Flying Circus, che non riesce, tuttavia, a bissare i fasti dell’originale. Così, nel 1975, il gruppo decide di proporsi al pubblico con una storia vera e propria, Monty Python e il Sacro Graal.

«Non sapevamo cosa stessimo facendo e abbiamo insistito per farlo», ha ammesso Terry Gilliam, co-regista del film insieme a Jones. La pellicola riceve enormi consensi, così come la successiva, Brian di Nazareth (1979), diretta dal solo Terry Jones e prodotta da George Harrison, che vi compare
in un cameo.

La satira con cui il gruppo stravolge la tematica religiosa fa sì che il film venga bandito in alcune città del Regno Unito, tra cui Glasgow, dove uscirà soltanto nel 2009 (in Italia, invece, arriverà in sala nel 1991).

Il canto del cigno dei Monty Python arriva nel 1983 con Monty Python – Il senso della vita, ancora per la regia di Jones, che vince il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes. Fra le espressioni migliori e più mature della comicità surreale del gruppo, l’opera non soddisfa pienamente i suoi autori, che ne colgono alcune debolezze.

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Fine di carriera

Dopo l’allentamento dei legami tra i componenti dei Monty Python (non c’è mai stato uno scioglimento ufficiale), Terry Jones si dedica alla scrittura di libri per ragazzi e dirige altri film: Servizi personali (1987), Erik il vichingo
(1989), Il vento nei salici (1996), Un’occasione da Dio (2015).

Nel 2014 ritorna ad esibirsi in pubblico con gli altri componenti del gruppo. Le dieci date previste per il loro spettacolo registrano il tutto esaurito.

Nel 2016 Jones riceve il prestigioso premio Bafta alla carriera da parte dell’Academy britannica. John Cleese ne ha commentato la scomparsa in
perfetto stile Monty Python: «È strano che un uomo con così tanti talenti e un tale entusiasmo infinito, sia svanito così delicatamente. Dei suoi numerosi successi, per me il più grande dono che ci ha dato è stato la sua direzione di Brian di Nazareth. Perfezione. Fuori due, ne rimangono quattro».

di Barbara Rossi

da “I DIARI DI CINECLUB, n.90, GENNAIO 2021 (puoi scaricare gratuitamente l’ultimo numero della rivista cliccando QUI)

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