NATALE, STRESS, MALINCONIA

di Paola Piana

Ci sono notti buie come il mio umore in cui le mie paure escono fuori, mi fanno compagnia, le affronto, ci guardiamo in faccia e giochiamo a chi cede per primo! Finora ho vinto io, quando arriva il mattino loro svaniscono, nascoste nelle pieghe del pigiama buttato in un angolo del letto.

Mi piace immergermi in un dolore indefinito che mi aiuta a vivere, potrebbe sembrare un controsenso ma la sofferenza che talvolta sento addosso mi fa sentire viva! Sento i dolori del mondo e questo mi fa sentire parte di esso, io che ho sempre pensato di essere fuori luogo, fuori tempo, fuori insomma! E fuori mi sento davvero in questo periodo; forse sarà colpa del Natale, doppiamente bugiardo, che odio con tutte le mie forze! Andiamo per ordine : fin da piccola ce l’ho sempre avuta con Gesù Bambino prima e con Babbo Natale poi, perché autori della più grande truffa che, ai miei occhi, si potesse fare ad un bambino! Togliergli un regalo!

 

Sono nata il 22 dicembre e chi, come me, è nato in un giorno vicino ad una festa importante, sa cosa significhi questo! REGALO UNICO! Avete idea, genitori degeneri, di cosa significhi per un bambino avere la metà dei regali? Credo di essere diventata atea per colpa di Gesù Bambino e Babbo Natale che mi portavano sempre e solo un unico regalo! Odio festeggiare qualsiasi cosa, o meglio, come tutti i misantropi , odio l’idea che qualcuno si dimentichi di festeggiare con me! Certo che sono contorta! Me ne rendo conto! Sono la classica persona che sbandiera ai quattro venti il suo odio per le feste, i compleanni, il Natale! Ma sono anche quella che impazzirebbe di felicità se le facessero una di quelle feste a sorpresa tipo telefilm americani! Che nessuno si azzardi a farlo però, perchè ora che l’ho detto non vale più!

Dicevo che l’aria natalizia mi innervosisce, tutto questo “volemose bene”, che appesta l’aria, con musichette di campanellini tintinnanti mi irrita ! È falso! Tutto falso! Non è vero che ci amiamo, non è vero che tutto va bene, non è vero che l’amore vince! Solo, chissà per quale arcano motivo, una volta all’anno, per almeno una settimana, l’odio, il rancore, la gelosia e tutti i mali di questo mondo vengono nascosti ben bene sotto il tappeto buono della sala da pranzo, quella in cui si festeggerà il santo Natale! Ti accorgi dell’aleatorietà di tutto questo, già quando inizi a sparecchiare la tavola dopo la grande abbuffata! Quando ti rendi conto di essere la sola che a furia di andare avanti e indietro dalla cucina alla sala ha già smaltito tutte le calorie in eccesso fino a Pasqua ! È in quel momento che il tappeto inizia ad arrotolarsi da solo e la polvere inizia a volare come le maledizioni che lanci al tuo parente più vicino che non si degna di portar via un solo bicchiere dalla tavola!

Nell’arco di tempo che passa dal Natale al Capodanno si compiono i più efferati parenticidi , o almeno si compirebbero se non fossimo così presi dall’architettare la vendetta per l’anno prossimo:

1° Casa mia neanche per idea! Non sono mica la cameriera!

2° Se mi invitano da qualche parte non sollevo neanche un dito! Vediamo se gli piace!

3° Quando stiamo pensando al terzo motivo per vendicarci, arriva Capodanno tra capo e collo e dobbiamo pulire la casa, fare la spesa, comprare qualcosa di rosso per decorare la tavola e chiamare tutti i parenti che erano presenti al pranzo di Natale perché… se non festeggi con chi ami, che Capodanno è?

Ho deciso, stanotte prendo un sonnifero, così non penso alla bellezza del Natale, ma se poi invece sogno per tutta la notte Babbo Natale e Gesù Bambino? AIUTO!!!

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