PALINSESTO

di Santiago Montrés

Trafitto da un coltello invisibile
mi sento scrutare l’anima
uno sguardo laconico
e l’ultimo sipario cala nella notte.

Lo spettatore paga, sebbene questo secolo
non lascia spazio ad un cuore ardente
e allora, andiamo ad incontri galanti
ascoltando Chopin e la banconota in tasca.

Ma Tosca non ascolta
è una storia fosca
un auditorio applaude in auge
all’ultimo disgraziato.

Un altro omicidio viene commesso
non importa chi è morto
o chi è stato ferito, eccitati come siamo
ad osservare la lama che indaga le carni,

le irrefrenabili convulsioni spasmodiche
di chi oppone resistenza alla follia
per non essere inghiottiti dal fango
e dalla miseria latrante di un palinsesto…

Sono stanco di ridere;
appendo lo spazzolino al muro
i denti
non mi servono più.

®Riproduzione Riservata

3 pensieri riguardo “PALINSESTO

  • 18 Agosto 2017 in 15:43
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    Oramai l’individuo umano pare essersi assuefatto nel sntire e vedere tanta gratuita e violenta efferatezza nei confronti dei suoi simili! Niente e nessuna notizia sembra sconvolgerlo nel profondo del suo animo accettando quasi rassegnato questi fatti tremendi: Infanticidi, fratricidi, parricidi, matricidi, femminicidi e chi più ne ha più ne metta, sono all’ordine del giorno, in ogni dove ed ad ogni ora! Per non parlare dei continui e sanguinari attentati che imperversano inspiegabilmente in ogni .parte dell’universo per mano assassina di pazzi criminali che si nascondono dietro un vessillo di motivazione religiosa! E mi chiedo ripetutamente il perché di tale violenza gratuita senza trovare una valida e plausibile risposta!!!

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    • 19 Agosto 2017 in 16:18
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      Grazie per i tuoi commenti sempre attenti e sensibili, Maria Speranza! Siamo certi che Santiago apprezzerà la tua riflessione!

      Rispondi
    • 21 Agosto 2017 in 11:45
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      Cara Maria Speranza, grazie per la tua riflessione. Scrissi questa poesia nei primi mesi del 2011, nata dalla necessità di esprimere tutto il mio disappunto, davanti a tutta questa curiosità, a questa necrofagia mediatica sui fatti di cronaca che ogni giorno tempesta le nostre vite. In quel periodo decisi di non scrivere più su fatti di cronaca, ma avvolte era la mia mano a chiedere di scrivere qualcosa come è accaduto in alcune occasioni, come ad esempio i fatti di Bruxelles o Utoya e via dicendo.
      Un saluto. Santiago

      Rispondi

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