J’adore l’après-midi

di Maurizio Casu

Io adoro il pomeriggio. Le serrande alle finestre, aperte solo quel poco che serve a far filtrare deboli raggi di luce. Osservo i granelli di polvere danzare nello spettro luminoso fino a dissolversi nell’ombra. Indugio un poco su alcuni pensieri. Tutto rallenta, l’atmosfera è onirica. Sbadiglio. La mente vola su un campo immenso dove correre a perdifiato. Troppo caldo. Nessuno in casa, inspiro la libertà, inspiro con forza.

ph. Maurizio Casu

Nessuno sul divano. Il divano. Lo osservo con cura, mi guardo intorno, circospetto, sono solo. Resisto, poi lo riguardo, così invitante, così soffice, solo pochi minuti. Ci salto sopra, mi sdraio, mi allungo e mi stiracchio. J’adore l’après-midi. Sbadiglio. Troppo caldo. Rotolo giù sul pavimento. Fresco. Socchiudo un po’ gli occhi. Relax. Prendo un biscotto e lo sgranocchio. Alcune briciole cadono sul pavimento, le osservo, così perfette, così invitanti. Desisto, ci penso, resisto, poi mi butto giù e con la lingua lecco il pavimento, lo lucido, con avidità. In modo impulsivo prendo un altro biscotto, lo mangio sul divano, spargo le briciole ovunque e lecco pure quello, senza dignità.

Mi sento in colpa, ma tutto è in ordine. Il respiro rallenta e mi tranquillizzo. Inspiro la libertà. Sbadiglio. Ancora una volta rotolo giù dal divano e subito mi coglie una sensazione di fresco a contatto con il pavimento. Un cuscino mi segue. Inizio a giocarci, lo lancio in aria e poi lo riprendo. Adoro il pomeriggio. Il cuscino vola ovunque, colpisce un tavolo ed un vaso di porcellana cade a terra frantumandosi.

E’ stato un incidente, può succedere, un colpo di vento ed è andato giù. Salto su una sedia, poi ancora sul tavolo, il cuscino perde pezzi di gomma piuma, sembra neve, così morbida, meravigliosa. Corro all’impazzata, salto, rotolo, la neve, il divano, la libertà, la porta di casa… La porta di casa si spalanca ed un urlo mi gela il sangue. Mantengo la calma, le zampe mi tremano un po’, fingo indifferenza e mi avvicino scodinzolando. Posso spiegare. J’adore l’après-midi.

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