AMICHE, SERATE E SOLIDARIETÀ

di Paola Piana

Ci sono momenti nella vita in cui hai bisogno di stare in silenzio. Hai bisogno di fissare lo sguardo sull’orizzonte, lontano, perso alla ricerca di risposte difficili da trovare. Ci sono momenti in cui solo chi prova il tuo stesso smarrimento può capirti e allora succede che una pizza all’ultimo momento ti aiuti a districare quel gomitolo di pensieri che affollano la testa. Stasera, mentre già il divano mi faceva le fusa, è arrivato il messaggio di un’amica. Pizza? La pizza è quella cosa che, già da sola ti mette il buonumore, figuriamoci se mangiata con un’amica! Quattro ore di chiacchiera ininterrotta: racconti di affinità intellettive e psichiche. Sì, perchè quando trovi una persona che, nel raccontare se stessa, dipinge te, le tue paure, i tuoi dubbi, le tue aspirazioni così chiaramente come nemmeno tu sai fare, allora capisci che parlare di ciò che ti affligge non serve, è già tutto chiaro, spiegato, lineare, districato, risolto. Quando ridendo della nostra troppa sensibilità giungiamo alla conclusione che sarebbe stato meglio nascere idiote, è proprio allora che realizzi che non è vero! No, non è vero che sarebbe stato meglio nascere idiota! Se fossi stata un’idiota non avrei avuto te come amica e mi sarei persa la tua visione del mondo, così diversa eppure così simile alla mia. Se fossimo state due idiote non ci sarebbe capitato di cercare un bar per un ultimo caffè e incontrare una persona dolcissima e fragile che non riusciva neanche a nominare il suo dolore. Una persona che, forse a causa dell’alcool vedeva la mia anima come ai raggi x e mi diceva: tu sei bellissima! Se fossimo state due idiote non ci saremmo fermate a parlare con lei di suo figlio e del suo amore troppo giovane e troppo difficile; non ci saremmo fermate a consolarla, a spiegarle dolcemente che la vita è bella e va vissuta, nonostante tutto. Se fossimo state due idiote, non avremmo poi fatto il giro dell’isolato per cercarla per paura che facesse brutti incontri. Se fossimo state due idiote non saremmo tornate a casa con quella sensazione di inadeguatezza che ti rimane quando pensi che forse avresti potuto fare di più per aiutarla. Se fossimo state due idiote…

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