DI PERSONE VERE E PERSONE FALSE

di Francesca Arca

Quanto è bello essere buoni! Ce lo insegnano fin da bambini. Solo che da bambini la cosa è estremamente complessa poiché è difficile riuscire a filtrare indicazioni in apparenza del tutto contrastanti. Una delle prime cose che ci viene insegnata è che le bugie non vanno bene. Nessun genitore raccomanderebbe mai ad un figlio di mentire… anche se,  a ben vedere, i bambini hanno talmente tanti divieti che imparano ben presto a dissimulare. Si tratta però, nella gran parte dei casi, di bugie od omissioni socialmente accettate. Non si può infatti dire alla zia che è “brutta” o al nonno che è “vecchio”.

Finché un bambino non impara ad edulcorare il proprio vocabolario è meglio farlo tacere. Ma i bambini sono molto meno sciocchi di ciò che crede un adulto medio. Ecco che quindi imparano subito che conviene dire alla zia che è bella o scrivere nel tema delle elementari ciò che la maestra si aspetta che scriva un “bravo bambino”. La vita diventa di colpo più semplice. Essere dei bravi bambini corrisponde spesso ad essere bambini bugiardi. Bugie innocue, sia chiaro… ma pur sempre bugie.

Da adulti invece – in special modo di questi tempi – le cose diventano facilissime. Per potersi definire brave persone serve una sola cosa: essere “VERI”. Seguendo i social network principali infatti si scopre agevolmente che il mondo si divide in due grandi gruppi provvisti di adeguati sottotipi: le “persone vere” e le “persone false”. Ma proviamo ad analizzarli:

1) PERSONE VERE: Sono i buoni. Sanno ciò che è giusto. Non mentono, dicono sempre ciò che pensano, sono autentici, onesti, trasparenti, reali e via così fino ad esaurire tutti i sinonimi possibili. Possiamo distinguerli in:

I Magnanimi: quelli che raccontano con dovizia di particolari scene di vita vissuta in cui, davanti alla falsità altrui, hanno dimostrato che l’onestà paga sempre.

I Minacciosi: coloro che si scagliano contro il falso di turno, fornendo piccoli dettagli atti a riconoscere l’identità della persona in questione, ma mai senza svelarla palesemente.

I Diffidenti: quelli che sono convinti che qualsiasi post dei “Minacciosi” si riferisca a loro. Cercano dunque di capire per vie traverse se il Minaccioso sia realmente una persona vera o sia invece una persona falsa ben camuffata.

I Declamatori: quelli che periodicamente scrivono una bella filippica contro la falsità perché è sempre bene tenere desta l’attenzione sul problema.

I Delusi: quelli che sono talmente disgustati dalle persone false che postano solo link preconfezionati sulla tristezza per essere stati traditi dagli amici, dal partner, dai figli, dalla società, dalla religione, dalla politica, dagli alieni, dal cane, dal medico, dal giornalaio, dall’estetista…

I Coraggiosi: coloro che sono talmente permeati di verità da doverla sbandierare di continuo nel modo più diretto possibile. Grazie a questo atteggiamento possono farsi vanto di “avere il coraggio di dire ciò che gli altri non dicono”.

2) PERSONE FALSE: Loro sono i cattivi. Ma nonostante sembri che numericamente rappresentino la maggioranza del genere umano, sono esseri silenziosi e subdoli. Non esistono sui social network che fortunatamente sono diventati la vera oasi e riserva felice delle “persone vere”.

Mi sorge poi un dubbio paradossale: e se le persone false fossero così false da fingere di essere persone false, sarebbero persone vere o no? Aspetterò il prossimo link su Facebook per cercare di capirlo. Per fortuna lì c’è solo la verità!

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